sabato 3 aprile 2010

Erano gli anni..



Un babbo raccontava al figliolo che in quei tempi fantastici avvenivano tantissime cose in tutto il mondo.
I politici si avvicendavano al potere con la certezza di poter risolvere tutti i problemi della gente.
Essi erano in realtà camerieri dei potenti banchieri che, con molta abilità, gestivano tutto e facevano espandere i loro interessi. Il petrolio regnava ancora sovrano, e molte guerre si facevano per tutelare “la pace dei profitti” e fare in modo che tutto il cosi detto “benessere” procedesse più o meno tranquillamente. Specialmente qui in Europa però, tutto sembrava andare per il meglio. La gente si sentiva tranquilla e protetta e credeva che i politici, i banchieri, il mercato comune europeo, pur se con i soliti problemi di cambiamenti e incomprensioni, alla fine trovavano sempre il modo di accontentare chi di loro si fidava cieca-mente. Niente poteva disturbare i leasing da favola e niente era impossibile: ognuno aveva la possibilità di comprare una casa (molti erano i mutui bancari adatti ad ogni portafoglio che avesse uno stipendio fisso o un buon solido commercio, dai 10 anni ai 40 anni poteva durare il rimborso di questo mutuo), e anche di arredarla, sempre a rate, con funzionali mobilie compresi gli elettrodomestici di ultimissima invenzione, che rallegravano ogni ambiente, davano il giusto “tono” e alleggerivano anche il lavoro delle casalinghe o dei casalinghi.
Sempre con piccole rate poi, tutti avevano la possibilità di avere un’auto o un motorino, ma anche una barca o un elicottero personali.
I supermercati erano stracolmi di cibi e bevande provenienti da ogni parte del mondo, anche a prezzi molto competitivi, cosa si poteva desiderare di più? Certo che ci s’ingrassava, ma poi con due o tre mesi di palestra o di faticosissime diete, si tornava nella giusta linea della “velina” o del “bell’attore maschiosuperfico” di turno, secondo il gusto più altisonante del momento.
La modernità si respirava ovunque, era nell’aria (insieme agli scarichi di fabbriche, automobili, aerei, inceneritori, ma qualche “offerta” si doveva pur fare no? Tanto poi il vento e la pioggia in certi giorni avrebbero ripulito tutto!) e il liberato tempo da faticosi e alienanti lavori, veniva allegramente speso, oltre che fra discoteche, centri benessere, scuole varie di nuove filosofie alternative, corsi di erbe-orto- giardinaggio, e in molte altre cose divertenti; ogni anno esso poteva essere anche impiegato in vacanze, viaggi ormai alla portata di tutti coloro che erano fedeli praticanti della modernità e delle sue “auree leggi di carta stagnola”.
Comunicare poi era semplicissimo, grazie a fototelefonini e super computer, per questo si erano anche installate bellissime stazioni nel cielo che con piccoli satelliti potevano garantire che nessuno era solo, tutto era, volendo, sotto il controllo benefico di chi avrebbe potuto salvaguardarci da spaventevoli e fastidiose aggressioni di gente, di certo, poco sana di mente o incredibilmente passiva e invidiosa. Anche nei paesini oltre che nelle città, tutto era controllato da videocamere 24 ore su 24, poste specialmente davanti alle banche o nelle stazioni e negli aeroporti, il tutto per rendere più sicura la vita di tutti.
Per gli uomini di quel tempo esisteva solo il bello ed era bello ciò che era alla moda; la “moda” era il gran maestro incaricato di gestire e consigliare in assoluto a tutti, il diritto-dovere di essere sempre belli, giovani e sani in ogni occasione e a tutte le età, e soprattutto a dover sembrare felici….se non sai apparire felice puoi rovinarti la pelle con fastidiose rughe d’espressione (per cui, oltre a vari tranquillanti e antidepressivi ci sono i chirurghi plastici, è vero, ma sai il tempo che si perde? Metti che quel periodo hai importanti appuntamenti di lavoro, o intriganti rapporti d’amore sarebbe un bel fastidio rimandare, no?!) e i rapporti sociali, dunque, anche se sei triste apparire felice è una necessità, un obbligo da niente in confronto ai benefici che abbiamo conquistato! Essendo molto importante come settore trascinante, “la moda” poteva contare sulla pubblicità, sparsa dappertutto, e la gente credeva che tutto questo era molto allegro e buono.
Poi, un giorno, arrivò la preoccupazione, la crisi economica, tutto ciò che la gente aveva avuto ora non riusciva più a pagarlo. Fu terribile. In quegli anni anche il clima atmosferico cambiò, con stagioni pazze e turbolente, uragani con bellissimi nomi di donna e improvvisi sbalzi di temperatura rovinavano allevamenti e colture intensive, sembrava che tutto divenisse una minaccia per gli uomini e il loro “felice ambiente sociale e culturale”.
Quando qualcuno cominciò ad essere ricacciato via dalle città e provò a tornare in campagna, si trovò a non saper più cosa fare, e anche quelli che avevano curato questo sapere con i vari “corsi-bio” si accorsero che le leggi avevano cambiato il territorio - e anche le semenze-, rendendo difficile farsi un orto per mangiare o bere l’acqua di fonte depurata. L’acqua delle fontane, infatti, divenne ovunque sempre più clorata e imbevibile, l’aria era davvero irrespirabile, anche la gente povera aumentava a vista d’occhio ovunque. Ma i potenti, tramite i politici, tranquillizzavano sempre tutti, affermando che era un momento di crisi da cui, con un po’ di buona volontà, la gente ne sarebbe certamente uscita molto presto.
Certo qualcuno si accorse che fra gli uomini, già da molto tempo, il pensiero saggio ed equilibrato era stato fatto scomparire, ma allora nessuno aveva voluto ascoltare questi messaggi ed ora l’angoscia e la povertà occupavano totalmente la mente della maggior parte della gente ormai disperata e impazzita.
In quegli anni il polo si scioglieva, (il Polo Nord intendo, non quello di Berlusconi), anche qui nessuno vi faceva caso, poi arrivò il giorno che il mare si alzò di 14 metri e le coste di tutto il mondo vennero sommerse……
”Babbo, babbo, ma noi siamo stati proprio fortunati, non è vero?” “E’ vero, topolino mio, noi siamo stati proprio fortunati” rispose il babbo topo.
MoraleSe davvero non vogliamo, alla fine, far ridere dell’umanità scarafaggi, ragni e topi (soggetti lo stesso adatti a “raccontare” questa storia), ma vogliamo essere presenti consapevolmente sempre, proviamo per un attimo a sentire con orecchio, occhio, mente, cuore e anima ben aperti e svegli; nella storia degli umani esseri succede spesso che il “pensiero equilibrato” sia fatto prigioniero dal nemico. A volte capita, come ora nel ricco occidente, che i popoli vivano in gabbie apparentemente dorate, privati della loro vera saggezza, costretti nell’apparente felicità dalla confusione e dal dolore, ma è l’ignoranza delle più sagge leggi umane che ci avvisa sempre sia nel corpo fisico sia nell’anima con il dolore, che c’è qualcosa che non funziona. A volte uomini saggi se ne accorgono e non smettono mai di parlare, avvisare, lottare per se stessi e per tutti noi.
Certo, non è facile riuscire a discriminare a quale voce porgere la nostra attenzione affinché ci ”svegli”.
Ma oggi questi saggi esseri non parlano né alla radio, né in televisione, né su tutti i giornali, raramente nel cinema e neanche nei circuiti segreti e mistici o pubblici di alcuna religione ufficiale o setta che sia.
Ma esistono, sono umani e lottano senza violenza.
Una voce che vuole dirci come uscire dal dolore realmente e praticamente c’è sempre fuori di noi.
Come c’è dentro di noi.
Sentirsi, sentire, pensare e capire anche che da soli è difficile, ma si può fare davvero qualcosa per liberarsi dentro di sé…è fondamentale questo, da soli si può percorrere il cammino di conoscenza di sé stessi e di ciò che abbiamo intorno.
Ma lo è anche quello di imparare, poi, come aiutare a liberare anche altri… non si può percorrere sempre da soli lo stesso cammino che si deve percorrere insieme con gli altri. Perché l’essere umano è un essere sociale.
Se chi capisce quel che si sta movendo ora, si riunirà e proverà a vivere e lottare insieme con gli altri, secondo le sagge leggi che regolano la vita di uomo e natura, allora i topi (come gli scarafaggi o i ragni) racconteranno ai loro figlioli un’altra storia. O almeno io spero che avvenga cosi.
15 agosto 2006

Quell'estate...






Quell’estate dell’anno Retto da Saturno, 26° del ciclo del Sole

* Vi narrerò in versi e racconti simbolici... Solo un modo di comunicare, alle donne e agli uomini del nostro tempo, affinché ci si muova in tempo, verso il tempo migliore. Contro l’ignoranza, l’inconsapevolezza, la malvagità che ci circonda, perché unire le energie ed aiutarsi l'un l'altro nell'andare..
è proprio ciò che andrebbe fatto… Ora.

1) QUELL’ESTATE DELL’ANNO DI SATURNO

C’è un ordine infinito nel Cosmo.
Ripetizione e ritorno di eclissi e vite…
1, 2, 3, lo sai tu chi è il Re?
E se c’è un Re, dimmi, ha trovato la sua Regina?
Nel cielo la diade splende da sempre e illumina l’asse,
da ere inclinato…
movimentati esseri noi viaggiamo su sfere in movimento
cercando da molto tempo… non ricordando più cosa…
a volte vaghiamo, prede del Caos vampiro
con la noia compagna e il dolore nel cuore…
anche la gioia è dispettosa e ci chiede di Essere.
Essere chi? Essere cosa?
1, 2, 3, 4… se mi ascolterai con gli assoluti tuoi sensi forse lo saprai…
per muoversi in tempo verso il tempo migliore…
ri-uni-ti per sempre e ri-conoscitori consapevoli dei nostri corpi
parti magiche agenti… che il grande Inganno a noi cela.
Seguimi,
ti accompagnerò per sentieri e storie di esseri fatati
e che il fato ci mostrò in quell’estate
dell’anno di Saturno Dio antico…
divinità che l’ignoranza spodestò…
Colui che per riprendere il suo regno chiede da sempre
agli uomini il coraggio di conoscere il Vero …

2) ECLISSI

Cielo d’Eclisse… cambia il Tempo
Anime mosse…
come uccelli impazziti rincorrono…
Il ritmo del mondo si trasforma … Veloce.mente verso il tuono…
poi... Tutto è sospeso…
Calma, una calma assoluta ti trascina nel profondo…
È là che lo Stupore ha il suo Mondo…
Sole Terra Luna …
Meraviglia di magica danza che noi richiama al Cielo…
Sottile sinfonia…
Nel tuo cuore memore lasciala penetrare…
Prima di riprendere l’umano andare .

3) LA MAGIA DEL REGNO VERDE

È un mare verde l’erba innanzi a me….
Ma il mare d’erba non ti porta messaggi come il Mare…
A Lei, non affiderò alcun pensiero per te…
Ella, e tutto il Regno Verde mi parlano invece
e ridestano antichi poteri:
Cerco il centro e mi muove
ascolto, la direzione del vento…spira da est…
Apro le braccia a stella e giro in vortice contr’ora…
è già l’imbrunire e io… ritorno in me…
con gli occhi penetro bagliori Spazio-Tempo… e inizio il volo.
Ora, il mio vedere è chiaro !

4) LE STREGHE DEL BOSCO

Le buone streghe del bosco son le guardiane.
Alcune ti guardano dentro, ed altre lontano,
Esse conoscono le insidie della nera selva
e ci guidano verso il mondo della Luce….
Esse abitano il Regno Verde in ogni sua forma.
Delle donne sono alleate e sorelle,
degli uomini governano i destini e i sogni ….
Non ci abbandonano mai nel momento del bisogno,
anche se il nostro cuore è cupo e la nostra mente persa altrove…
Esse ci accompagnano sempre, nel periglioso cammino.
Che le buone streghe del bosco esaudiscano i tuoi desideri,
e facciano di te Uomo Felice e Portatore di Verità!

5) E APPARVE UN DÌ UN CAVALIERE

Mi appari Cavaliere che ha smarrito la strada.
Bello.
Occhi trasparenti come cristallo incrinato
e stanchezza antica, di battaglie infinite.
Vieni, conosco cosa fare….
Fermati all’ombra della grande quercia ed essa assorbirà tutti i tuoi dolori…
Rinascerai all’alba, splendente come il Sole,
e insieme al Sole… riprenderai il tuo cammino.

6) LA GUARITRICE

Con passo di danza dal sud spuntò…
dal bosco la grande quercia la richiamò,
un attimo prima il suo sguardo s’incrociò
con lo sguardo dell’uomo all’ombra appoggiato…
Occhi creanti… ma cuore ferito.
Dalla sacca l’erba che salva l’anima lei cercò… e la diede a lui:
”mangiala, poi saprai quali volti ha il tuo tormento”.
E s’allontanò, col suo passo danzante, allegra canzone fischiaettando.


7) MEDITAZIONI DI UN CAVALIERE ALL’OMBRA DELLA GRANDE QUERCIA

La gente di Castello
Striscia
Come parola taciuta
Come esseri
Ignari e insicuri
Di essere almeno
Come baco da seta
Che poi muta in farfalla
Siamo meno testimoni dei vermi?
Se al di là c’è solo morte..
Disse il baco da seta prima di morire
Mi riparerò in questo bozzolo
Del mio terrestre strisciare,
bara e traguardo.

Così pensa l’uom di borgo
Ignaro delle farfalle
Che la terra non calcano più
Eppure
Su di essa son vive
E noi, siamo meno
per Dio?
Cos’è il mistero
Della conversione
Del pensiero,
se non sai del baco che vola?
E Giove tuonò:
Siate almeno come i vermi
O mortali,
e sarete con me !

8) MEDITAZIONE: QUANTE FORME

Quante forme ispirano il cuore di un uomo?
Si chiedeva il cavaliere incurante dei problemi del cielo
Dei messaggi del sole all’esercito sacro…
Ti porterò con me
Pensava
Ti porterò nel mio cuore col tuo amore
Tenera stagione
Frutto mai colto
Paesaggio risorto e vertigine..
E pensava a lei
Di scriverle un poema
Canzone d’amore..
Non sapeva che intanto la tela nel cielo
tessuta dalla sincronicità degli eventi,
era ordita dal suo cuore.

Il cuore di lei però lo sapeva
Ma voleva ugualmente
fosse il Tempo a ordinare gli eventi.
Per rispettare, scrupolosamente,
il potere divino.

9) MEDITAZIONE: NEL REAME

Nel reame circolavano voci
Che l’Olimpo non sapeva
Si diceva dell’afa
Si malediceva il male
E il suo creatore…
Si condannava la gente
Che pensava diverso
Si valutava il costo
Di un rapporto d’amore
Si credeva in un dio minore
Detto franco o denaro
Si adorava ancora il vitello
Dio toro dell’oro
E domenica
Si andava nel tempio
Per avere il diritto di crederci ancora:
Comunione dell’oro
Del buon senso comune
Sotto-dio di fede in materia
E gli dei dell’Olimpo
Rispettavano
L’uomo e le sue credenze
e il buon luogo comune
Uccisore di coraggio.

10) UN’IMMAGINE INTUITIVA

Meditando all’ombra dell’olivo
suono di grilli e cicale sommerge
La brezza s’insinua dal bosco e m’avvolge…
Chiaro sorge l’intuito:
Tu vieni da vite di lotte folli … e malvagie
Giudice cieco contro me e le mie sorelle…
Già leggevo nei tuoi occhi d’allora,
e vedevo il tuo cuore già puro… ma disperso altrove…
Ora che fai, hai paura?
No, ella non abita più in te
E il tuo essere unito può cantare con me
le odi al sole nell’alba solstiziale.

11) LA FATA DEL NORD OVEST COSI PARLO’:

Guardatevi dall’inganno della falsa conoscenza segreta …
Attenti o guerrieri impavidi, Oh Umani Esseri
Tutti
Ascoltate:
Dal fuoco e dal laser voi potreste solo essere bruciati e non splendere illuminati…
Le 4 acque Madri non potranno mai avere il potere di purificarvi dentro…
La Forza vera è più forte di un grande fiume: il suo flusso è sempre grande impetuoso e costante…
aldilà della mente e dei suoi colpevoli sensi …
La Forza è più forte del mare, essa non è solo immensa, ma senza limite…
e noi volendo ci potrebbe abbracciare, come la pioggia ci saprebbe guidare e la rugiada rigenerare…
Ma il movimento degli 8 venti uniti in vortice non potranno mai muoverci da dentro…questo è l’Arcano!
e la Terra potrebbe solo avvolgere un corpo, niente di più, come compito antico.
Ma non vi siete mai chiesti cosa muove veramente i Mondi?
e cosa ricerca lo Spirito ovunque e da sempre negli infiniti spazi stellari?

La Magia della Vita, che è la Forza vera che ci circonda, vuole muoversi incontro e venire con noi…..
La Forza è la Magia.
Conoscere…
Liberarsi dall’oscurità ignoranza profonda
che da sempre ci avvolge
per voler fondere le menti e il cuore con la Forza che vuole.

12) RADUNO ALL’ACACIA TONDA

Era il Tempo dell’asse maggiore.
S.Giovanni solstiziale è ancora il momento migliore
per raccogliere le erbe che curavano il corpo e il cuore…
Sotto l’acacia tonda arrivarono in tanti
le magiche donne con i musici dalle otto contrade provenienti…
sì, e li che si danno ancora raduno…sinfonia d’estate.
Si accendono i fuochi per fare segrete ricette
mezzogiorno mezzanotte e via…
per la notte più breve che ci sia…
Fra danze, riti e veglie
racconti importanti riempiono l’aria…
Donna magica che venne dal Nord imperiosa, cosi parlava di un astrologo Re:
“Se le Stelle ti chiamano ancora alla prova e tu non le vuoi ascoltare…
se restare solo vuol solo significare restare chiuso nei tuoi giochi,
bracci di ferro antichi con l’infinita Storia…
chi mai potrà scoprire il Grande Inganno del Tempo che davanti ci guarda?”…
Donna magica che venne dall’Ovest pensosa rispose:
Oh, quanti eoni ancora dovranno scorrere…
ché cuore di donna e cuore di uomo uniti... dal profondo di ognuno, fino a fuori... in-sieme… varcheranno mai l’arcano?
Oltre il quale lo spirito è libero e l’Inganno domato…
Donna magica che venne dall’Est gaiamente esclamò:
Gli dei ragionano da dei non da umani e lasciano fare… tanto dicono ciò che è male
sarà nube o tempesta o cristallo di neve
Differenza di forma…
Donna magica che venne dal Sud ridendo rimarcò:
Nuova essenza… chi comprende comprende
e chi è vivo prima o poi se ne accorge… e si fa vivo.
Dal nulla che era in quel nulla ritorna.

13) IL CANTO DEL MUSICO SOLISTA S’INNALZÒ ALLA LUNA NERA

Anche il ritmo mi lascia da solo
A pensare di rubare i pensieri
In verità non si pensa
Si capta l’idea… Essa è li, tu la prendi e fai tua…
Essa è tua
Ma ti illudi credendoti un dio….
Quando non potrò più captarti o pensiero del mondo
Solo allora sarò in te.

14) IL CORO DEI MUSICI CANTÒ

Lei è sempre
Continuamente il sogno
Che in me
Come vita eterna parallela permane….
Ogni tanto
Illudendomi di essere sveglio.

15) DITEMI

Ditemi o fanciulli,
chi fra voi conosce il colore della Vera Mente che si unisce al suo Cuore,
per far si che il movimento si trasformi in canto superiore d’amore ?

- Il rosso del fuoco e del sole e di Marte guerriero!
- No, è il giallo di Mercurio ambasciatore del Sole, una volta color d’abito nuziale…
- Io lo so: è il verde smeraldo di Venere regina d’amore
- Non dimenticate il bianco, color sacro di Luna, placenta solare
- Per me è l’azzurro di Giove celeste o il blu indaco Saturnino
che abbraccia il cuore e la mente umana…

Io vi racconto che è l’arcobaleno il colore della Vera Mente che si unisce al Cuore,
e quando gli Umani Esseri arriveranno a sapere,
il loro movimento si trasformerà
in superiore canto d’amore.

16) IL BIVIO NELLA FORMA

La forma m’avvisò d’un bivio che sulla via avrei incontrato…
messaggio della Festa d’estate
nello sciolto piombo del rito

Oh, messaggio tanto cercato
Speravo…
da quel giorno che lasciai il mondo delle norme che non firmai…
Follia impeccabile
che può trasformarti in regina
Ora dovrò scegliere di nuovo
Fra te e l’infinito
E mi chiedo
Sarai re compagno di viaggio
o nemico?

Pur riconoscendoti col cuore ti dissi:
Non ti conosco ancora con la mente in quest’ora…
Tu presumi invece di sapere chi io sia
Superfici di parallele somiglianze di passaggio attuale…
Ringrazierei le donne antiche che hai adorato
Se il loro risplendere avesse te in stella trasformato
Ma tu dici con l’orgoglio di un uomo: Io sono cosi come sono
Parole vuote… di trasfigurazione negata.
Eppure…

Verrà il Tempo d’autunno
decisione autunnale
Frattanto la mente m’avvisa:
Ascoltati, richiama il tuo cuore
sei ad un bivio importante, non sbagliare…
Non hai più il tempo di crescere
con chi crede che cresciuto sia…
Evoluzione sapiente del nulla…

Ti donerei questa vita
se servisse a vincere sulle antiche paure
Ma la Vergine sa come trasformare i destini degli esseri…
Nell’equinozio d’autunno se sola o con te…
solo allora saprò che fare
e al mio bivio più grande
scegliere unita per dove svoltare.

17) A CAVALLO ARRIVÒ IL SAGGIO MAGO NERÈ:

Salute a te o mago Nerè!
Qual messaggio ci porti? Ed egli con ferma mente cosi parlò:

- Penetrare lo spazio e incontrare il fluire del tempo,
è possibile solo a chi non si illuda di liberarsi dalle condizioni sensibili
portandosi oltre uno spazio e un tempo,
ritenuti reali perché misurabili.
La realtà dello spazio e del tempo non è misurabile.
La si attinge superando non determinate forme del misurare,
ma superando il misurare stesso,
nella misura della consapevolezza di come e perché esso sorga,
e di cosa lo spirito chieda nel racchiudere in misure la sostanza del suo eterno cercare,
e che soltanto giustifica,
come verità,
il misurare transitorie visioni di ciò che supernamente
sono lo spazio e il tempo.

18) LA DANZA DEL FUOCO D’ESTATE

I musici al ritmo di tamburi pifferi e sonagli meditanti
sonavano uniti e centrati
l’antica ballata del fuoco.

Con gonne a campana le otto donne in cerchio
opposte e orientate
tenendo affiancato il compagno sognato….
ballavan sugli assi passanti
incrociando a turno le mani alternanti…
Dall’alto potevi vedere
16 punte di stella incrocianti.

Gira gira gira forte ché turbine mancino ti lava…
Gira gira gira forte ché turbine d’ovest attirerà
tutta la forza che servir ti potrà

Batti il tempo con i piedi radici e le braccia che innalzano il cuore
Sentirai la danza d’amore
L’unione assoluta del suono incalzante che dallo strumento penetra il corpo
e tutto muove
in armonico passo con la Luna la Terra e il Sole

Chi salterà il gran fuoco quest’anno
Per cambiare la paura di sempre in novello coraggio?
Magica prova di Spirito e Fuoco
che tutti i danzatori nel tempo richiama.

19) LA REGINA DELLE FATE E IL CAVALIERE

La Regina delle Fate lo guardò negli occhi, profondamente, come solo le fate sanno guardare.
E l’uomo sapeva che quegli occhi leggevano la sua anima, ma il suo cuore di cavaliere era puro e la sua mente sincera.
Lui l’amava, e in quel preciso momento, quando la musica finì, prima dell’ultima danza del solstizio d’estate, si dichiarò a lei.
Sapeva il cavaliere, che ella avrebbe perso i suoi poteri legandosi ad un mortale. Era questa la legge nel Regno delle Fate, e lui non l’avrebbe mai perdonato a se stesso, e pensava: per quanto io possa amarla e adorarla abbraccerei la mia morte, ora, piuttosto che divenire la causa della sua caduta spirituale dall’alto di quel mondo giù, verso il basso! Ma dal cuore su fino al labbro si lasciò sfuggire, (con gli occhi nei suoi occhi) “io ti amo o Regina delle fate, fui, sono, e sarò tuo fedele alleato.
Per sempre.
La Regina delle Fate guardò il Cavaliere e il Tempo intorno a loro si fermò: cavaliere, ella disse, tu sei portatore di verità, l’unica legge che accompagna uomini e fate oltre ogni regola, perché la verità è l’unica via che tutti ci conduce dal basso verso l’alto, nel viaggio infinito verso la suprema fonte d’ogni Luce.
E guardandoti negli occhi io rispondo a te ”ti amo anch’io, o Cavaliere: fui, sono e sarò tua fedele alleata.
Per sempre”
E fu cosi che nell’ultima danza del solstizio d’estate, del Tempo rinnovato, una nuova ed eterna coppia conduce le danze: con l’amore infinito del bel cavaliere e della Regina delle Fate, per raccontarci ancora dell’unione superiore di un uomo e di una donna che vinse, vince, e vincerà tutte le leggi, per andare insieme incontro alla suprema fonte d‘ogni Luce.

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Pubblicato la prima volta al Solstizio d'Estate del Giugno 2006
PS:
Nell'Astrologia Onomantica, ogni anno é retto da un pianeta. Saturno, reggeva ed ispirava il 2006.
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